Bridging Bamako Berlin Vol. 2 è un'entusiasmante collaborazione che fonde i suoni tradizionali del Mali con i ritmi elettronici di Berlino e le vibrazioni ambientali di Buenos Aires per creare un dialogo musicale e gettare ponti tra culture e generi.
A loro si aggiungono Habib Sangare alle percussioni calabash e bolon e Lassine Kone al kamale ngoni, un tipo di arpa dell'Africa occidentale. I due virtuosi sono accompagnati dal berlinese Pune all'MPC e all'elettronica e da Segundo (alias Primeiro) di Buenos Aires, che aggiunge al mix texture di sintetizzatori e sequencer.
Durante i concerti e le sessioni in studio a Berlino si è creata un'eccitante costellazione: le differenze linguistiche impedivano la comunicazione diretta tra i musicisti. Sebbene fosse disponibile un traduttore, decisero di utilizzarlo solo in misura limitata durante la produzione musicale. Questa restrizione si è trasformata in una cornice, una possibilità, un'ispirazione, per così dire, in cui la musica stessa è diventata il linguaggio comune.
Il risultato, Bridging Bamako Berlin Vol. 2, è più di un semplice album, è una celebrazione della musica universale. Perché ogni brano racconta una storia che va oltre la parola cantata.
I brani
si basa su una sequenza di Segundo alias Primeiro. Il brano è una rete accuratamente arrangiata di toni eterei e arpeggi fluttuanti. Habib e Lassine l'hanno ascoltata per la prima volta in studio e hanno immediatamente registrato la kora e il calabash.
La canzone affronta il desiderio di mettere al mondo dei figli e promette conforto e benedizione.
Questo racconto storico sul re Bambara che plasmò il Niger per la sua amata moglie tratta dell'inevitabile ciclo della vita e della caducità dell'esistenza terrena.
L'uomo è finito,
la morte è inevitabile.
Le cose stanno così.
Il re dei Bambara era pieno di coraggio,
Ha dragato il Niger e incanalato le sue acque
a questa casa
a questa donna.
Non sono rimasti per sempre,
ma hai vissuto molto a lungo,
su questa terra
Non sono rimasti per sempre,
Le cose stanno così.
Una celebrazione della gioventù e degli incontri gioiosi dopo un raccolto fruttuoso.
Dopo il lavoro sul campo
i giovani si riuniscono nel villaggio
per celebrare il buon raccolto.
Ragazze e ragazzi:
giochiamo
Kamale Ngoni
Bolon
Calabash
Balafono e
cantare!
Tutti sono felici, c'è una festa in paese
Questa canzone è una commovente esplorazione del tema della perdita. È un'ode metaforica all'insostituibilità delle madri.
In onore dei cacciatori, questo titolo irradia coraggio ed è un omaggio alla loro grande responsabilità nei confronti della foresta.
Questo brano, dedicato al topos dell'armonia, sottolinea l'importanza della pazienza e della tolleranza.
Quando si vedono persone che vivono al confino,
Assicuratevi che siano pazienti e tolleranti.
Habib è paziente, si sa,
che in futuro scriveremo una bella storia.
Povertà e sofferenza, tutto finirà.
Io dico: ci vediamo domani amici miei, ci vediamo domani
Altri artisti
Produced by Lassine, Habib, Brian Agulla and Segundo Bercetche
track 1 produced by Segundo Bercetche
recorded by Michael Alcalai